Tradizione e Innovazione, Susana Miller
La scuola del maestro Osvaldo Roldan ha il piacere ed invitarvi a Milano per giorni di studio che non dimenticherete tanto facilmente!
Tradizione e Innovazione: la didattica della scuola attraversa le generazioni, con occasioni di studio per migliorare il proprio tango con spunti o approfondimenti, per rincontrare o scoprire prospettive differenti e comunque rilevanti nel panorama milonguero contemporaneo.
Susana Miller è un’istituzione per gli appassionati del Tango Milonguero: cofondatrice a Buenos Aires de La Academia Tango Milonguero - chi non conosce El Beso? - il suo insegnamento non ha confini: l’Europa, il Canada, gli Stati Uniti la vedono ospite di consueti appuntamenti seminariali.
Studiare con lei è un’esperienza irrinunciabile: Susana lascia il segno. Come quelli di tutti i grandi maestri anche i suoi insegnamenti entrano nel corpo perché entrano nell’anima, stratificandosi nella memoria corporale come un respiro.
È un’insegnante, ma è soprattutto una maestra. I maestri non ci insegnano soltanto passi, ci insegnano a spalancare finestre o a guardare attraverso feritoie: regalano visioni - capaci di accendere la nostra anima e proiettarla nella comunicazione e nella condivisione - svelano paesaggi nascosti nel nostro corpo che con un sol tocco si manifestano all’altro, nell’abbraccio, nella musica.
La proposta del seminario si sviluppa in due pomeriggi di studio, articolati per classi e livelli che possano accogliere e sviluppare le capacità di ciascuno: scoprite il ricco Programma delle lezioni cliccando sul link a fondo pagina!
Sabato 29 ottobre
- ore 16,00-17.30 TECNICA donna 1
liv. 2-6 anni di studio
CAMMINARE. OCHO INDIETRO. INCROCIO.
Cenni di ‘Il GIRO’ e ‘Il TEMPO DELL’ATTESA’ - ore 17.45-19.15 TANGO 1
liv. 2-6 anni di studio
‘I FONDAMENTI’ e cenni di ‘LA BALDOSA’ - ore 19.45-21.15 VALS
liv. intermedio e avanzato
Domenica 30 ottobre
- ore 15,00-16.30 TECNICA donna 2
liv. 6-10 anni di studio
‘Il GIRO’ e ‘Il TEMPO DELL’ATTESA’
Cenni di CAMMINARE. OCHO INDIETRO. INCROCIO - ore 16.45-18.15 TANGO 2
liv. 6-10 anni di studio ‘LA BALDOSA’
Cenni di ‘I FONDAMENTI’ - ore 18.45-20.15 INTERPRETAZIONE
liv. intermedio e avanzato
Differenze interpretative tra Pugliese e D’Arienzo
TECNICA DONNA
1) CAMMINARECamminiamo indietro: appoggio del piede, sblocco della gamba. Abbiamo cura dei metatarsi.
Camminiamo in avanti: ...Sì, lo so, questo può farlo chiunque, ma non è così…
2) OCHO INDIETRO
Qual è il momento di flessione ed estensione delle ginocchia? Tu già lo sai: io non insegno quasi nulla, solo ti toccherò la spalla perché tu ricordi che già lo sai!
Non dimenticarti: il ballo è il ricordo del corpo.
3) Com’è l’INCROCIO?
Il sinistro incrocia davanti al destro. Ma questa è una banalità! Vedrai, resterai affascinata, ma per il momento è un segreto: lo potrai chiedere dopo a qualche ballerina che avrà seguito questa classe di Tecnica Femminile!
4) Il GIRO: sembra una cosa però è un’altra: si esegue con gli occhi.
Prima di venire a questo stage, provalo 5 minuti al giorno: fermati e guarda lontano fino all’orizzonte, il resto è facilissimo, te lo assicuro, altrimenti diciamo a Osvaldo ed Enza… che ti restituiscano i soldi dello stage!!! Ma questo non succederà…
5) Il TEMPO DELL’ATTESA
È su una sola gamba: se il resto non ti ha impressionato, questo ti stupirà e soprattutto ti risulterà estremamente utile!
I FONDAMENTI
1) POSTURAÈ sufficiente fermarsi e inspirare, espirare e guardare fino all’orizzonte; questa è la postura che permette equilibrio, fluidità e connessione con l’altro. Non “inventiamo” un corpo per ballare tango; è lo stesso che cammina.
Come trasferiamo il peso del corpo? Nello stesso modo in cui aspettiamo in fila al supermercato quando siamo stanchi e scarichiamo il peso, senza pensare, su una sola gamba. Pensare al corpo infatti indurisce il movimento. La sfida nel tango è rendere automatico il movimento, dimenticare quanto si sa, affinché il ballo s’impregni di sensibilità e sentimento. Pratichiamo gli esercizi allo scopo di creare una memoria corporea.
2) EQUILIBRIO
Il Tango è organico, il corpo che cammina è lo stesso che balla.
Rivediamo i nostri preconcetti. Non esiste asse, né un petto armato. La fermata, l’equilibrio, la fluidità e la connessione procedono assieme.
I passi sono infiniti, ma i movimenti e le tecniche per realizzarli sono sempre gli stessi, anche nei passi più sofisticati. Quando impari bene tre passi, rendi facili tutti i successivi. Impara realizzando le tue proprie sequenze da un’altra prospettiva.
3) RITMO
Conserva l’irresistibile mantra dei tamburi africani. Gli studenti faranno percussione con i legnetti. Camminiamo a questo ritmo: è facile e molto divertente!
4) CAMMINATA
Cammino senza osservarmi, mi perdo per incontrarmi. È semplice, non facile.
Camminata a doppio tempo. Camminata sulla mattonella.
5) L’ABBRACCIO? Non l’ho dimenticato. Sarà una sorpresa!
LA BALDOSA
BALLARE TUTTO IL TANGO SU UNA PIASTRELLA IN ABBRACCIO CHIUSOTecnica per ballare su una piastrella tutto il tango.
Tecniche neurolinguistiche per “dimenticare con la mente e ricordare nel corpo".
I fondamenti si incarnano nella propria sensazione quando “dimentichiamo” il maestro. E dunque… esercizi per “uccidere” il maestro!
Balla su una sola piastrella: la addormenterai tra le tue braccia!
Per le donne: tecnica per possedere presenza senza pesare! Appoggiarsi all’altro è un mito.
I vecchi m’insegnarono in un vero corpo a corpo, ciò che trasmetto di abbraccio in abbraccio. Impossibile - te lo giuro! - è facile: sta nelle tue mani e di fronte ai tuoi occhi!
Come si appoggia il peso del corpo nella camminata. Ragazzi: non sapete che già lo sapete fare!
I giri e gli ochos. E gli adornos? Certo, ma quando capiamo come si trasferisce il peso del corpo nella camminata, negli ochos e nei giri!
Non lo crederete: è più facile che camminare in un parco di domenica. Io ne sono quasi sicura, tu provalo!
VALS
Possiede il modello ritmico del vals viennese.È molto facile, è come se invitassi la donna a salire sulla tua giostra.
Gran ballerino di vals fu l’incredibile Tete (Pedro Alberto Rusconi). Studieremo le sue sequenze e i fondamenti della sua dinamica: corridas circolari all’indietro e giri con sacadas.
Tecnica per l’equilibrio nel giro e nell’ocho indietro per le donne. Come non “cadere” addosso all’altro né perdere il contatto: non ti succederà più!
I giri sono innumerevoli, però i fondamenti sono gli stessi per tutti.
Tecnica per favorire l’equilibrio degli uomini sia nella corrida che nei giri: ti sarà utile sia per i giri che già conosci sia per quelli che vuoi imparare. Come realizzarli senza separarsi dalla donna né spingerla.
INTERPRETAZIONE
DIFFERENZE INTERPRETATIVE TRA PUGLIESE E D’ARIENZOLa musica si sviluppa nel grembo di una cultura. Balliamo lo spirito delle orchestre quando capiamo il loro “mantra ritmico e musicale”.
Le danze sociali si apprendono dall’interno; i passi sono solo la sua pelle.
Il linguaggio corporeo si esprime al pari del linguaggio parlato: con sfumature e climi differenti.
Fluidità, connessione ed espressività si sviluppano a partire dall’"ascolto” del proprio corpo (lo stesso corpo che nella vita si ferma e cammina), del corpo dell’altro e della musica. È come un castello di carte: togli una carta e casca tutto.
Tutto è camminare, perfino i giri.
Imparerai molto e al tempo stesso nulla; non ridere: niente è difficile!
PUGLIESE Per gli uomini.
Giri e controgiri con sacada e boleo. Tecnica per fermarsi (non sai che già lo sai…): é facile come fermarsi in coda al supermercato! Interpretazione dei silenzi e tempi di attesa.
Per le donne.
Tecnica nei giri (quando nei conosci uno, li conosci tutti). Equilibrio su una sola gamba. Come evitare il dolore dei metatarsi. Voleo: si può fare nel Tango Milonguero? E come si fa? Alto o basso? Dipende da noi o dalla marca dell’uomo?
D’ARIENZO (il re del ritmo)
Comporta passi più corti e ritmici (e più tempi doppi).
Differenze interpretative tra Pugliese e D’Arienzo.
Lo stesso giro con sacada e voleo (però qui il voleo è meno drammatico)
Per le donne: come trasferisco il peso da una gamba all’altra nel giro.
Ocho cortado con traspié.
Per ballare devi saper seguire, seguire e ballare non è la stessa cosa…
Come si può essere creativa all’interno della marca? Questo è davvero un grande argomento![/accordion-item][/accordion]